A partire da una storia vera di migranti, la giornalista di Internazionale Annalisa Camilli racconta l’odissea di una delle tante famiglie che scelgono di partire per un futuro migliore e si ritrovano a lottare tra la vita e la morte. Un romanzo intenso e commovente ambientato nella magica foresta ghiacciata di Białowieża in cui vivono gli ultimi bisonti europei.
“Che cos’è il futuro di cui parla sempre papà?” chiede Benin alla madre mentre lei fa e disfa le valigie, perché è così difficile scegliere cosa poter portare e cosa dover lasciare. Sicuramente Psdar, il loro cane, dovrà restare e all’emozione del viaggio si aggiunge il dolore di doverlo abbandonare con i nonni. Quando finalmente Benin e i suoi fratelli, la mamma incinta e il papà arrivano ai confini dell’Europa, ad accoglierli c’è un freddo intenso e l’inaspettata notizia che per attraversare la frontiera dovranno prima trovare un valico nella recinzione di filo spinato, e poi evitare i controlli dei soldati che respingono i migranti. All’ombra di alberi altissimi, accompagnati dal verso della civetta, il freddo, la fame e la paura sembrano sparire solo grazie ai racconti del papà che parlano dei leggendari bisonti dello zar che ancora popolano la foresta.