È nato a Lizzano in Belvedere (BO). Scrittore e poeta, ha studiato Lingue Straniere all’Università di Bologna. Ha insegnato per anni ed è stato bibliotecario “di montagna”. Da molti anni si occupa anche di promozione della lettura e partecipa a progetti di formazione per insegnanti, colleghi bibliotecari, genitori. Alcuni suoi libri sono pubblicati in Brasile, Cina, Corea del Sud e Francia. Si occupa anche di traduzione, soprattutto di albi illustrati e libri di divulgazione per ragazzi. Per LupoGuido Editore ha tradotto “Baruffe e facce buffe” di William Cole e Tomi Ungerer e Madeline di Ludwig Bemelmans. Del 1998 è la sua prima raccolta di poesie Sottopelle (con una nota di Elio Grasso, Book Editore), opera segnalata al Premio “Montale”. Sempre per la poesia, per Book Editore, ha pubblicato Di quarzo e terra (2002), Chiedimi il rosso (2003), Il mare in salita (2007) e Bisestile (2010). Nel 2004 ha esordito nella narrativa con il romanzo Nero arcobaleno, Mobydick Editore. Il suo ultimo libro di poesie è Perimetri e Distanze, La Vita Felice (2015). Dal 2011, scrive anche per bambini. Il suo primo libro è Cielo bambino, Topipittori (ill. di Alicia Baladan). Il libro Mare matto, Lapis (ill. di Vittoria Facchini) è Premio Rodari 2017 – Sezione filastrocche e fiabe e Premio speciale della giuria per la poesia Fondazione Cassa di Risparmio di Cento). Con LupoGuido ha pubblicato Piccolo sonno, (illustrato da Francesca Ballarini) e La strada (illustrato da Sara Filiputti).
Baruffe e facce buffe. Un libro per chi non vuole andare a dormire
Infanzia / Primaria I
William Cole e Tomi Ungerer,, illustrazioni di , LupoGuido
€ 14,00
Sofia non voleva mai andare a dormire, fino a quando il suo papà le ha insegnato il gioco delle facce. Ora si diverte così tanto a esibirsi in espressioni felici e tristi, superbe e arrabbiate, che quando è ora di spegnere la luce non si lamenta più. Un libro perfetto da leggere ad alta voce prima della buonanotte, con versi allegri e leggeri, tradotti con maestria da Alessandro Riccioni, per mandare a letto contenti tutti i bambini, anche quelli che non ci vogliono andare.