Questo illustrato nasce dal cortometraggio Flawed, candidato agli Emmy Award nel 2012 in cui Andrea Dorfman, regista canadese, racconta la sua storia d’amore con Dave, chirurgo plastico conosciuto mentre è in vacanza ad Halifax.
La storia prende ritmo a distanza, quando Andrea torna a Toronto e scopre di non riuscire a lavorare alla scenggiatura che dovrebbe scrivere: ha la testa fissa su Dave, che all’inizio manco le piaceva. In realtà era la sua professione a non piacerle: aveva sempre pensato che la chirurgia plastica rendesse le persone imperfette. E poi la distanza e l’essere troppo diversi… però Andrea e Dave decidono di spedirsi cartoline fatte da loro e cominciano pian piano a raccontarsi, fino a svelarsi – complice proprio la distanza e il potere della parola scritta – qualcosa che non si sono mai detti perché hanno paura a parlarne. È allora che la ragazza parla del proprio naso, così grosso da crearle problemi da bambina finché non decise che era imperfetta. In realtà quell’imperfezione in viso la imbarazza ed evita di parlarne ed ora che sta con un chirurgo plastico comincia a chiedersi quanto conterà questo suo “difetto”: ecco allora una riflessione su come ci si sente nei propri panni, su quanto conta lo sguardo degli altri, sulle imperfezioni che paiono condizionare la vita, sull’accettarsi prima ancora di essere accettati.
recensione a cura di Le letture di Biblioragazzi