Una ragazza se ne sta seduta sul davanzale della sua finestra, che dà sulla Torre Eiffel. Vuole essere libera, viaggiare, girare il mondo in sella alla moto Kawasaki che si vede nel poster sulla parete accanto a lei. Ma è il 1973 e viaggiare da sola, è una bella sfida. Comincia così la grande avventura di Anne-France Dautheville, giornalista parigina che per prima ha girato il mondo in motocicletta in solitaria, attraversando Canada, Alaska, Giappone, India, Pakistan, Afghanistan, Iran, Turchia, Bulgaria, Jugoslavia, Ungheria, Austria, Germania e in seguito anche Australia e Sud America. Ha macinato decine di migliaia di chilometri, collezionato gomme a terra, cadute, guasti, patito il freddo durante le intemperie. Ovunque, ha sempre trovato bellezza e persone gentili. Dautheville instaura una condivisione autentica con tutti coloro che incontra sulla sua strada. E non rinuncia all’eleganza, abbinando l’indispensabile casco e tuta in pelle a un foulard di seta, lasciando i lunghi capelli sciolti nel vento. Questi dettagli, insieme a vari consigli pratici sul bagaglio della perfetta viaggiatrice, emergono con forza dalle evocative illustrazioni di Julie Morstad. “La ragazza con la moto” è il diario di un sogno, quello di un mondo unito e aperto all’incontro, in cui l’unico limite di una giovane donna è l’orizzonte. Da spostare sempre un po’ più in là.