Un ragnetto bello cicciotto e pelosetto si imbatte in una vecchia casa dove è certo di trovare angolini bui in cui nascondersi. La mattina dopo però, al suo risveglio, una mano lo raccoglie per portarlo in piena luce. «Sei un gattino davvero strano» dice una signora. «Ti chiamerò Luigi». Il ragnetto è abbastanza certo di non chiamarsi Luigi e sa benissimo di non essere un gattino. Ma quando scopre che ai gattini vengono offerte deliziose colazioni, giochi divertenti per passare il tempo e persino comodi lettini in cui dormire, decide che fingersi un micetto non deve essere poi così male. (Piano piano, inizia anche a sentirsi a proprio agio con il suo nuovo nome). Ma per quanto Luigi può andare avanti a fingere? Cosa succederebbe se la sua nuova amica scoprisse che in realtà non è affatto un gattino?