«Il grande autore israeliano torna a scrivere per l’infanzia con una storia che parla di vecchiaia e dei segni del tempo. E racconta “la sensazione di felicità” nel rivedere le bambine della sua famiglia dopo lockdown e vaccino» – Susanna Nirenstein, Robinson
Un nonno va a prendere il nipotino all’asilo e, seduti al tavolo di un caffè, il piccolo interroga l’anziano sulle rughe che gli vede sul volto: da dove arrivano? Per quale motivo si sono formate? E quando? Fanno male? Il nonno risponde con grande onestà e sensibilità lasciando che il bambino gli sfiori il viso e spiegando che ci sono rughe dovute all’età e altre a eventi tristi o anche felici.
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