Meraviglioso
Fin dal principio tra gli animali serpeggia una domanda: che cos’è? Tutti lo hanno visto (solo una lo ha addirittura previsto), ma nessuno di loro saprebbe trovare le parole giuste per definire quello strano essere. La foca lo ha notato per prima, poi anche il cervo dalla foresta e il gallo ha perfino fatto tanto d’occhi. Il gatto è saltato per aria, e i cuccioli sono corsi tra le braccia di mamma per sentirsi al sicuro. L’ippopotamo ha urlato, il cane è rimasto perplesso… La comicità di Margaret Wise Brown in dialogo stretto con gli irresistibili ritratti dentro l’obiettivo della miglior fotografa di animali di sempre. La riscoperta di un libro straordinario che dal 1944 ha fatto ridere milioni di bambini.
Margaret Wise Brown. Soprannominata ‘regina della camera dei bebè’, Margaret Wise Brown è probabilmente la più nota e la più venduta autrice di libri per bambini di tutti i tempi. Nata nel 1910 da una famiglia benestante di Brooklyn, la sua carriera è stata fulminante quanto breve. Nonostante la letteratura per l’infanzia non sia stata la sua prima passione, surclassata da quella per lo sport e per il beagling, la caccia al passo con i segugi, Margaret in soli 15 anni firma (anche sotto pseudonimo) più cento titoli (e altri settanta non ancora pubblicati). Candidata alla Caldecott Medal nel 1946, la vince nel 1947. La sua vita privata, piuttosto irrequieta, la porta a una morte prematura, a soli 42 anni, in un ospedale di Nizza dove era stata ricoverata per una piccola operazione chirurgica. Accostatasi alla scrittura per bambini durante gli anni di insegnamento alla Bank Street Experimental School di New York, ha elaborato un nuovo approccio al racconto, ispirato al mondo del reale e del ‘qui e ora’. Grande estimatrice della poetessa Gertrude Stein, la Wise Brown fece in modo che il suo editore ne pubblicasse un racconto per bambini dal titolo “The world is round”. Quasi tutti i più significativi illustratori americani dell’epoca hanno illustrato le sue storie: da Leonard Weisgard a Clement Hurd fino alla coloratissima Dahlov Ipcar. nel catalogo di orecchio acerbo “La cosa più importante”, scelto come “Top 100 libri per bambini” degli insegnanti dalla American National Education Association.
recensione a cura del blog Scaffale basso: https://www.scaffalebasso.it/mac-barnett-sarah-jacoby-la-cosa-importante-di-margaret-wise-brown-harpercollins/
Camilla Koffler, conosciuta con il nome d’arte Ylla, nacque a Vienna nel 1911, da madre croata e padre rumeno. Durante la Prima Guerra Mondiale fu costretta a viaggiare con la madre a piedi tra l’Ungheria, la Romania e la Jugoslavia, i gioielli di famiglia cuciti nel colletto di pelliccia della madre e i soldi infilati nelle scarpe. Nel 1926 si stabilì a Belgrado dove cominciò a studiare scultura. Lì scoprì che il suo nome in serbo vuol dire cammello e da quel momento decise di farsi chiamare Ylla. Nel 1931 si trasferì a Parigi per iscriversi alla scuola d’arte; per pagarsi gli studi cominciò a lavorare nello studio fotografico di Ergy Landau dove ebbe modo di mostrare le fotografie di animali scattate durante un viaggio in Normandia. Colpita dalle sue fotografie, Landau decise di organizzare un’esposizione per Ylla alla Galerie de La Pléiade. In seguito al successo della mostra, Landau incoraggiò Ylla ad aprire a Parigi uno studio fotografico specializzato in ritratti di animali e la introdusse nell’ambiente artistico di Montparnasse. Le foto di Ylla cominciarono ad essere pubblicate nelle più prestigiose riviste francesi e inglesi e nel 1936 le sue fotografie furono esposte al Louvre. Nel 1937, le foto di Ylla giunsero al MoMA, il Museum of Modern Art di New York. E fu proprio il MoMA che, nel 1940, con l’inizio della Seconda Guerra Mondiale, chiese al Dipartimento di Stato degli Stati Uniti un visto per permettere a Ylla di emigrare in America. Ylla si stabilì così a New York dove aprì uno studio e, dopo diverse collaborazioni con le maggiori riviste illustrate di tutto il mondo, tra il 1944 e il 1954 si dedicò alla pubblicazione di dieci libri, molti dei quali grazie alla collaborazione con grandi scrittori come Jacques Prévert e Margaret Wise Brown; fra questi molti sono dedicati ai bambini, come “Due piccoli orsi” (Two Little Bears), ventidue edizioni in dodici lingue e “Il piccolo leone” (The Sleepy Little Lion), tradotto in sei lingue e entrambi divenuti classici per l’infanzia. Nel 1955, in India, intenta a fotografare una pericolosa corsa di carri trainati da buoi durante un festival, Ylla cadde dalla jeep e morì, ancora molto giovane.