In principio fu il messaggio. Qualcosa di importante, grave, necessario, nuovo, strano, bello, curioso… qualcosa da sapere o da far sapere a qualcun altro. Semplice, se si è vicini; ma se si è lontani? Se si è lontani, va affidato a qualcosa o a qualcuno: a un messaggero. Dai racconti dell’antichità sappiamo di messaggeri speciali che vanno veloci e lontanissimi: Ermes per i greci, Mercurio per i romani, il rapidissimo Fidippide che in un solo giorno arrivò ad Atene partendo da Maratona, poi gli angeli, i piccioni viaggiatori addestrati e impiegati per comunicazioni urgenti e segrete e, ancora, le coraggiosissime staffette partigiane.