Autore: Beatrice Solinas Donghi
Illustratore:
Editore: Topipittori
Collana: Topi saggi
Anno: 2022
Età: per adulti
Prezzo: 24,00€

La fiaba come racconto

Grande scrittrice e studiosa di fiabe, nel 1976 Beatrice Solinas Donghi pubblicò un importante studio sulle fiabe: La fiaba come racconto che oggi, per la sua modernità e il suo spessore, riproponiamo nella collana I topi saggi. In questo bellissimo e ricco saggio, la studiosa esplora il multiforme universo della fiaba, carico di suggestioni, ma regolato da leggi rigorose. La Donghi si concentra in particolare sui personaggi femminili, a partire dalla storia di Amore e Psiche individuata come origine di molte delle loro storie: spose calunniate da lettere menzognere o sostituite con l’inganno da perfide rivali; fanciulle recluse in torri senza porta; orfane povere che trionfano al ballo; amanti soprannaturali celati in forma animale che cadono vittime di incantesimi; itinerari d’oltretomba, incontri ambigui e fatali.

Beatrice Solinas Donghi (1923-2015), nacque a Serra Riccò (Genova) da una famiglia aristocratica. Il padre era giornalista e la madre una pittrice inglese. Esordì con L’estate della menzogna (Feltrinelli, 1959) cui seguirono parecchie altre opere per adulti. Appassionata studiosa di narrazione popolare, curò molte raccolte tra cui Fiabe Liguri assieme a Pino Boero (Mondadori, 1982), e scrisse il saggio La fiaba come racconto (Marsilio, 1976). Grande successo ebbero alcuni suoi libri per ragazzi, a cominciare dal pluripremiato Quell’estate al castello (EL, 1982). Tornò alla narrativa adulta con due splendide opere, La bella fuga (La Tartaruga, 1992) e Vite alternative (Il Canneto, 2010).
Le fiabe incatenate uscirono per la prima volta nel 1979.