Esilarante, indomabile, irritante, bizzosa, esplosiva ma anche tenerissima, buffa e insicura: è Ramona la peste, alle prese con i suoi primi giorni di Kindergarten, la classe-ponte che in America prepara al primo vero anno della primaria, pronta a conquistare con la sua genuina irriverenza lettrici e lettori di ogni età.
Dopo il vulcanico Beezus e Ramona, uscito lo scorso giugno, Il Barbagianni editore pubblica il secondo titolo della serie cult ideata dalla celebre autrice americana Beverly Cleary, consegnandoci un romanzo pieno di azione e di momenti introspettivi.
La pluripremiata scrittrice, autrice del capolavoro senza tempo Caro Mr. Henshaw (traduzione di Susanna Mattiangeli, Il Barbagianni editore, 2021), vincitore del Newbery Medal, finalista in Italia al Premio Andersen 2022, in Ramona la peste si addentra nell’ingombrante e contraddittorio universo emotivo di una cinquenne in lotta con tutti ma soprattutto con se stessa.
Prima pubblicazione nel 1955
Piccola in mezzo ai grandi
Seguiamo il filo rosso dei primi giorni di scuola della protagonista che, vivace e curiosa, aspetta con ansia ed eccitazione di vivere questa nuova esperienza. Uno dei suoi problemi è che i grandi, purtroppo, spesso faticano a comprendere delle cose – per lei – ovvie. Per esempio che è la sua mamma l’unica persona che dovrebbe accompagnarla in classe il primo giorno, nessun altro! Tantomeno l’amica di sua sorella Beezus, che si diverte a trattarla da bebè.
Come spesso le accade, però, Ramona tende a esagerare. E lo fa anche a scuola: finge di russare per dimostrare quanto sia brava a riposare, tira i capelli a un’altra bambina perché i suoi ricci sono irresistibili… E quando un suo coetaneo la chiama “peste”, va in crisi. Come bambina, in fondo, commuove per quel suo essere vittima e carnefice della sua stessa esuberanza.
BEVERLY CLEARY (1916-2021) è stata una delle autrici più amate d’America, capace di raccontare i problemi e le preoccupazioni dei bambini con serietà e, allo stesso tempo, gentile umorismo. Dichiarata “Leggenda vivente” dalla Library of Congress, ha ricevuto la National Medal of Arts e il Laura Ingalls Wilder Award dall’American Library Association, come riconoscimento per il suo notevole contributo alla letteratura per l’infanzia. I suoi libri hanno ricevuto moltissimi premi, di cui oltre trenta basati sul voto dei giovani lettori, e i suoi personaggi hanno deliziato generazioni di bambini.