Cos'é l'Ufficio Poetico

E ADESSO?

E adesso tocca noi annodare i fili dei pensieri, gli intrecci delle parole, le trame delle meravigliose intuizioni delle bambine e dei bambini, delle ragazze e dei ragazzi.  

Lo spago che io e Matilde Marras teniamo tra le nostre mani si unisce ai chilometri di fili poetici srotolati in questi anni. Come ci ricorda Shel Silverstein “dobbiamo tessere storie con fili d’oro luccicanti”.

Inizia una nuova avventura, ma la via è stata tracciata da chi ci ha preceduto e continua ad accompagnarci:

Bruno Tognolini, Andrea Serra e Valentina Sanjust, con la complicità delle amiche de La Tana di Lunamoonda.

Una Pompa di Senso, un Cuore Scrivano che risucchia da tutte le parti le Storie dei Lettori perché incontrino quelle dei Libri.

L’essenza dell’Ufficio Poetico è in questa bella definizione di Bruno Tognolini.

Continueremo a raccogliere i pensieri di bambine e bambini, ragazze e ragazzi, prima e durante il festival seguendo l’esempio di Andrea e Valentina, li stenderemo come panni esposti al sole e al vento.

 

Cosa facciamo all’Ufficio Poetico?

Una parte del lavoro viene portato avanti nei mesi che precedono il Festival: è la prima raccolta, sono i primi germogli dei semi lanciati nelle aule delle scuole e nelle biblioteche che accolgono la nostra proposta.

Dopo un’attenta selezione, i pensieri vengono stampati su grandi fogli colorati, stesi al sole e al vento sui fili che corrono lungo tutti gli spazi aperti dell’ExMà e offerti agli occhi di tutti i visitatori.

La seconda raccolta avviene durante i giorni del Festival, in un continuo rilancio di intuizioni, visioni, frammenti di storie, squarci di poesia.

Negli anni, l’Ufficio Poetico ha raccolto migliaia di suggestioni. Un catalogo di pensieri divertenti, malinconici, impertinenti, pungenti, ma anche un ritratto composito e mai finito di quello che ogni bambina e bambino continuano a dirci: sono io.

Emanuele Scotto (U Direttù)

Per informazioni scriveteci a questo indirizzo: ufficiopoeticofestival@gmail.com