Cos'é l'Ufficio Poetico
L’Ufficio Poetico, nato da una felice idea del poeta Bruno Tognolini e da lui diretto per dieci anni è, come lui l’ha definito

Una Pompa di Senso, un Cuore Scrivano che risucchia da tutte le parti le Storie dei Lettori perché incontrino quelle dei Libri.

L’obiettivo ultimo del nostro lavoro è quello di raccogliere i pensieri di bambini e ragazzi prima e durante il festival per stenderli come panni e offrirli agli occhi di tutti i visitatori.

Ma questo è solo il punto d’arrivo. Cosa significa in concreto?
Cosa facciamo all’Ufficio Poetico?

Gli scrittori scrivono storie, i bambini le vivono. Noi chiediamo loro di regalarci piccoli frammenti delle loro vite, le loro storie.
Chiediamo la collaborazione di insegnanti e bibliotecari perché attraverso il loro lavoro, creino le condizioni adatte per cogliere i pensieri, le riflessioni e le emozioni dei bambini intorno al tema del Festival. Nel corso di questi anni, abbiamo raccolto migliaia di suggestioni, alcune divertenti, altre malinconiche, altre ancora pungenti, ma tutte capaci di indurre stupore negli adulti che, con l’orecchio teso, stanno in ascolto di ciò che i bambini vivono e sono in grado di regalare.
Quello che i bambini dicono, può fa sorridere, ridere, commuovere, emozionare, ma soprattutto quello che i bambini ci dicono è: questo sono io.
Una parte del lavoro è fatto prima del Festival, la prima raccolta, quella che serve a preparare lo spazio dell’ExMà per accogliere tutti i visitatori, (scrittori, illustratori, bambini, genitori…).
I pensieri raccolti vengono infatti, selezionati, stampati su grandi fogli e stesi al sole sui fili che corrono lungo tutti gli spazi aperti. La seconda raccolta avviene durante i giorni del Festival.

Andrea Serra (su Direttori)

Per informazioni scriveteci a questo indirizzo: ufficiopoeticofestival@gmail.com

Materiali

L’Ufficio Poetico, nel corso di sedici edizioni, ha raccolto una grande quantità di pensieri dei bambini.

Seimilaottocentotrentanove per l’esattezza.
Eccoli qui!
Perché le cose belle vanno condivise e chissà, magari potrebbero diventare dei semi da cui far nascere storie, disegni, rime.
E se saranno belle, condividetele con noi.